Storie di noi - prime frattaglie
SABATO 4 e DOMENICA 5 APRILE 2020
di e con Beatrice Monroy e Giuseppe Provinzano
regia Giuseppe Provinzano
luci Gabriele Gugliara
scene Valentina Greco
assistente alla regia Diana Turdo
produzione Babel Crew e Fondazione Giovanni Falcone
Due palermitani diversi, con un background diverso e un differente vissuto, due diversi autori 2 diversi narratori: un uomo e una donna, due diverse generazioni che si ritrovano a discutere, a scambiarsi storie attorno a quelle che chiamiamo Le Bombe. I 52 giorni che dividono la Strage di Capaci con quella di Via D’Amelio. Le stragi dalle quali non si torna indietro, lo spartiacque della nostra società contemporanea palermitana, quelle che si potevano evitare se, quelle che non si potevano evitare anche se ...
Storie di noi narra quegli episodi devastanti da cui nessun palermitano è più potuto tornare indietro, a partire dalla nostra singola esperienza: una donna che allora era una giovane madre con dei bambini piccoli, un uomo che allora era un bambino. Storie nostre, storie comuni, storie che hanno attraversato le carni, storie di palermitani qualunque per trasmettere e restituire quelle emozioni non dette e cancellate. Affrontare il passato per rinarrarlo. Riconoscere le nostre storie. Le storie di Noi. Noi chi? Noi, che siamo scesi per le strade. Noi, che eravamo troppo piccoli per capire quello che stava succedendo. Noi, che abbiamo sentito scoppiare la bomba mentre i vetri delle finestre s’infrangevano. Noi, che vivevamo in quella parte di Palermo in cui qualcuno, dopo le bombe, festeggiava. Noi, che stavamo nelle nostre case a ora di cena senza appetito. Noi, che siamo tornati di corsa a casa come se fosse pericoloso restar fuori. Noi, a cui sono caduti i piatti di mano quando abbiamo acceso il tg. Noi, che siamo rimasti bloccati nel traffico di una Palermo nel panico. Noi, che siamo andati a San Domenico sotto il diluvio e poi in cattedrale, con gli agenti delle scorte che spingevano e urlavano con la striscia nera al braccio. Noi che con i Mafiosi dividevamo pezzi di città senza saperlo.